Bere acqua alcalina ionizzata è come prendere i farmaci anti-acidi per lo stomaco?
Assolutamente no.
Quando soffri di bruciore di stomaco o reflusso, potresti pensare che bere acqua alcalina ionizzata abbia lo stesso effetto di un farmaco antiacido o inibitore di pompa protonica (IPP). In realtà, queste due soluzioni funzionano in modo molto diverso. Mentre i farmaci antiacidi e IPP agiscono bloccando o riducendo la produzione di acido nello stomaco, l’acqua alcalina ionizzata offre un sollievo temporaneo cambiando momentaneamente il pH dello stomaco, ma senza interferire con i delicati meccanismi di regolazione acido-basica del corpo.
I farmaci inibitori di pompa protonica, come omeprazolo o pantoprazolo, bloccano in modo quasi totale la produzione di acido nello stomaco. Questo può essere utile a breve termine per chi soffre di reflusso gastroesofageo o ulcere, ma può portare a squilibri nel lungo periodo. Il nostro stomaco ha bisogno di una certa acidità per digerire correttamente il cibo, assorbire nutrienti e difendersi dai patogeni. Bloccando completamente l’acido, si rischia di alterare questo equilibrio naturale, causando effetti indesiderati come malassorbimento di minerali o aumento del rischio di infezioni.
D’altra parte, l’acqua alcalina ionizzata non blocca la produzione di acido. Quando la bevi, il pH dello stomaco si alza leggermente, alleviando temporaneamente il bruciore di stomaco o il reflusso, senza alterare il naturale funzionamento del corpo. In pratica, l’acqua alcalina agisce come una “soluzione tampone” temporanea che non scombussola il sistema, permettendo allo stomaco di continuare a svolgere le sue funzioni essenziali.
Facciamo un esempio:
Immagina di aver appena mangiato un pasto piccante e di soffrire di bruciore di stomaco. Se prendi un farmaco come l’omeprazolo, questo bloccherà quasi del tutto la produzione di acido per diverse ore o addirittura giorni, ma rischieresti di disturbare l’equilibrio acido necessario per la digestione corretta. Se invece bevi un bicchiere di acqua alcalina ionizzata, il sollievo sarà rapido, ma temporaneo, e il tuo stomaco tornerà presto a produrre l’acido necessario per mantenere il giusto equilibrio.
Gastro-protettori, inibitori di pompa protonica e stomaco: inibizione della produzione di acido cloridrico
Gli inibitori della pompa protonica (IPP), o gastro-protettori (come omeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo, esomeprazolo) agiscono bloccando l’enzima H⁺/K⁺-ATPasi, che è responsabile della secrezione di ioni idrogeno (H⁺) nello stomaco.
Questo riduce la produzione di acido cloridrico (HCl).
La reazione chimica fondamentale che viene inibita dagli inibitori della pompa protonica è la seguente:
H2O + CO2 → H2CO3 → H+ + HCO3
In condizioni normali, l’acqua (H₂O) e l’anidride carbonica (CO₂) si combinano per formare acido carbonico (H₂CO₃), che si dissocia in ioni idrogeno (H⁺) e bicarbonato (HCO₃⁻).
Gli inibitori della pompa protonica (IPP) bloccano la secrezione di H⁺, quindi la produzione di HCl è ridotta, portando a un ambiente gastrico meno acido.
In sintesi, l’uso di inibitori della pompa protonica porta a una diminuzione della produzione di acido cloridrico, aiutando a trattare condizioni come il reflusso gastroesofageo e le ulcere gastriche.
A differenza dell’azione dell’acqua alcalina ionizzata non ha un effetto regolatore della produzione di acido cloridrico, bensì ne inibisce la produzione.
Acqua alcalina ionizzata e stomaco:
un’azione regolatoria
Sebbene l’acqua alcalina ionizzata sia in grado di dare sollievo in caso di acidità di stomaco e reflusso gastro-esofageo, il meccanismo di azione dell’acqua alcalina ionizzata nello stomaco è diametralmente opposto a quello dei farmaci inibitori di pompa protonica che si assumono come gastro-protettori (come omeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo, esomeprazolo).
L’effetto dell’acqua alcalina ionizzata nello stomaco è temporaneo: l’introduzione di carbonati alcalini in forma biodisponibile presenti in essa, provoca una variazione del pH dello stomaco, rendendolo leggermente meno acido. Ciò è sufficiente per dare sollievo a chi soffre di disturbi dovuti ad una eccessiva acidità.
Ma tale variazione è temporanea, in quanto, se il pH si alza troppo, lo stomaco produce acido cloridrico (HCl) per mantenere un ambiente acido.
Il nostro corpo infatti è una macchina meravigliosa e tende sempre al riequilibrio, se messo nelle condizioni di farlo.
La reazione può essere semplificata come segue:
acido cloridrico nello stomaco + bicarbonati presenti nell’acqua → acido carbonico (poco stabile) → anidride carbonica e acqua
HCl + HCO3−→H2CO3→ → H+ + HCO3
oppure HCl + HCO3−→H2CO3→CO2+H2O
In sintesi, bere acqua alcalina ionizzata può tamponare (alzare) temporaneamente il pH dello stomaco, annullando l’acidità in eccesso e aiutando lo stomaco a ripristinare una situazione ottimale in termini di pH.
E’ importante sottolineare che:
- lo stomaco dev’essere acido per svolgere la sua funzione, che è quella di digerire i cibi e favorire l’assorbimento dei minerali alcalini come calcio, magnesio, potassio, dei nutrienti e delle vitamine;
- l’acidità dello stomaco ci permette di annientare eventuali patogeni che possiamo introdurre attraverso il cibo;
- l’acidità dello stomaco favorisce la formazione di mucina, che viene secreta dalle cellule dello stomaco e che protegge le pareti interne dello stomaco stesso dall’acidità.
E’ importante quindi, aiutare lo stomaco a mantenere il corretto equilibrio acido-basico, tamponando l’acidità quando è in eccesso, favorendo il ripristino naturale delle funzioni regolatorie del nostro stomaco, per favorire sempre il funzionamento ottimale dell’intero apparato digerente.
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