Raggi infrarossi lunghi: effetti dei raggi infrarossi lunghi sulla crescita delle cellule tumorali
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I raggi infrarossi lunghi possono aiutare a bloccare la proliferazione di alcune cellule tumorali.
Una delle più grandi battaglie della medicina negli ultimi 20 anni è rappresentata dalla ricerca di una possibile cura contro il cancro, che
rappresenta ad oggi la seconda causa di morte nei paesi occidentali, dopo le malattie cardiovascolari.
Il cancro è generalmente definito come un’incontrollata proliferazione di cellule “impazzite”, che invadono i tessuti e gli organi sani fino a comprometterne irrimediabilmente la funzionalità.
La ricerca scientifica in campo oncologico ha fatto enormi passi avanti, mettendo a punto terapie sempre più mirate e personalizzate, in grado di uccidere le cellule tumorali senza danneggiare quelle sane.
Un recente studio condotto dall’Università di Tokushima in Giappone ha valutato gli effetti dei raggi infrarossi lunghi, dall’inglese Far Infrared Ray (FIR) sulla crescita di alcune cellule tumorali. L’esposizione ai raggi infrarossi lunghi (FIR) determina un aumento della temperatura corporea fino ai 40°C: questa condizione è nota come ipertermia. I ricercatori giapponesi hanno osservato che proprio l’ipertermia, provocata dai raggi infrarossi lunghi (FIR) riesce in qualche modo a bloccare la crescita tumorale su alcune cellule cancerose.
Lo studio si è concentrato in particolare su alcuni tipi di tumore: lingua, gengive, vulva, polmoni, seno. Non tutte le cellule tumorali tuttavia hanno mostrato un arresto della proliferazione in seguito all’esposizione dei raggi infrarossi lunghi (FIR):
• I raggi infrarossi lunghi aiutano a bloccare la proliferazione delle cellule tumorali, senza tuttavia indurre la morte cellulare (apoptosi).
I ricercatori giapponesi hanno inoltre osservato che in alcune cellule tumorali(seno, vulva) prevalgono alcune proteine (HSP70), in grado di proteggere le cellule tumorali dagli effetti dei raggi infrarossi lunghi.Queste cellule pertanto non mostrano alcun arresto della loro proliferazione anche in seguito ad esposizione ai raggi infrarossi lunghi.
Le cellule tumorali della lingua, della gengiva e dei polmoni presentano invece bassi livelli di HSP70 e la loro proliferazione è in parte bloccata dopo un trattamento con raggi infrarossi lunghi.
I raggi infrarossi lunghi (FIR) contribuiscono quindi a inibire la crescita tumorale in quelle cellule (lingua, gengiva, polmoni), che presentano bassi livelli delle proteine HSP70.
I raggi infrarossi lunghi (FIR) rappresentano pertanto un trattamento efficace da affiancare ai comuni trattamenti farmacologici, e inoltre la misurazione dei livelli di HSP70 nelle cellule tumorali può essere utile a valutare la risposta del tumore alla chemioterapia e al trattamento con raggi infrarossi lunghi.
Il cancro è generalmente definito come un’incontrollata proliferazione di cellule “impazzite”, che invadono i tessuti e gli organi sani fino a comprometterne irrimediabilmente la funzionalità.
La ricerca scientifica in campo oncologico ha fatto enormi passi avanti, mettendo a punto terapie sempre più mirate e personalizzate, in grado di uccidere le cellule tumorali senza danneggiare quelle sane.
Un recente studio condotto dall’Università di Tokushima in Giappone ha valutato gli effetti dei raggi infrarossi lunghi, dall’inglese Far Infrared Ray (FIR) sulla crescita di alcune cellule tumorali. L’esposizione ai raggi infrarossi lunghi (FIR) determina un aumento della temperatura corporea fino ai 40°C: questa condizione è nota come ipertermia. I ricercatori giapponesi hanno osservato che proprio l’ipertermia, provocata dai raggi infrarossi lunghi (FIR) riesce in qualche modo a bloccare la crescita tumorale su alcune cellule cancerose.
Lo studio si è concentrato in particolare su alcuni tipi di tumore: lingua, gengive, vulva, polmoni, seno. Non tutte le cellule tumorali tuttavia hanno mostrato un arresto della proliferazione in seguito all’esposizione dei raggi infrarossi lunghi (FIR):
• I raggi infrarossi lunghi aiutano a bloccare la proliferazione delle cellule tumorali, senza tuttavia indurre la morte cellulare (apoptosi).
I ricercatori giapponesi hanno inoltre osservato che in alcune cellule tumorali(seno, vulva) prevalgono alcune proteine (HSP70), in grado di proteggere le cellule tumorali dagli effetti dei raggi infrarossi lunghi.Queste cellule pertanto non mostrano alcun arresto della loro proliferazione anche in seguito ad esposizione ai raggi infrarossi lunghi.
Le cellule tumorali della lingua, della gengiva e dei polmoni presentano invece bassi livelli di HSP70 e la loro proliferazione è in parte bloccata dopo un trattamento con raggi infrarossi lunghi.
I raggi infrarossi lunghi (FIR) contribuiscono quindi a inibire la crescita tumorale in quelle cellule (lingua, gengiva, polmoni), che presentano bassi livelli delle proteine HSP70.
I raggi infrarossi lunghi (FIR) rappresentano pertanto un trattamento efficace da affiancare ai comuni trattamenti farmacologici, e inoltre la misurazione dei livelli di HSP70 nelle cellule tumorali può essere utile a valutare la risposta del tumore alla chemioterapia e al trattamento con raggi infrarossi lunghi.